domenica 2 dicembre 2007

Un anno di Casa del Habano

Martedì 27 novembre 2007, a Milano si è tenuta la cena per festeggiare il primo anno di vita de La Casa del Habano. Parlare di "Primo anno di vita", in realtà, mi fa sorridere, visto che considero l'impegno preso da Luca & co., come la degna evoluzione del lavoro svolto fino ad oggi dai F.lli Bajlini.... una continuazione del percorso.
Quasi a testimoniare il forte desiderio di volersi ritrovare per festeggiare questo importante passo, i partecipanti sono iniziati ad arrivare dalle 18:30, ben prima delle 19:30 segnate sul programma.
Dopo un paio di prosecchi, un ottimo Flor de Selva Corona, ideale come aperitivo (gradito molto anche da Zab "ligero"!), e due chiacchiere con il neo Presidente del Cigar Club "Puro Motivo" di Torino e con altri amici fumosi, ci siamo trasferiti nella sala ristorante per poter gustare la cena.... e che cena!!!
A fatica sono riuscito ad arrivare al dolce, e vista la mia mole suppongo sarete in molti a stentare a crederci. Tante cose buone, stuzzicanti e sapientemente preparate ed impiattate da Marco, lo chef de cuisine del locale.
Affettati particolari, cotechini di varie "razze", un tortellone gigante riempito di brasato e ricoperto con una succulenta salsa alla trevisana, un morbito stracotto con polenta e un dolce a forma di sigaro fumante con tanto di foglia d'oro alla Gualtiero Marchesi.


Ciliegina sulla torta, per concludere degnamente una così golosa cena, un Sigaro cubano non di comune reperibilità.... fatto realizzare su richiesta da Luca alla Fabbrica La Corona de La Habana (ovviamente a Cuba!).
Un sigaro con “muy ligero”, un gigante scuro con la fascetta personalizzata "Primo Anniversario Casa del Habano Milano"... per la precisione un Sublimes.


Una bella sorpresa per spegnere la prima candelina del Tempio del Sigaro Cubano.
La serata è stata piena di altri piacevoli incontri. Lo staff al completo della Diadema, tra cui la sorpresa dell'amico Chema, passato apposta da Milano per festeggiare con noi questo importante evento. E' stato un enorme piacere poterlo riabbracciare ed avere conferma che, ormai rientrato in Spagna da quasi un anno, riveste un ruolo di grande prestigio in Habanos (...come diceva Mike Bongiorno.... vai Chema... "SEMPRE PIU' IN ALTO :]).
L'amico, il Presidentissssimo, l'habanofilo dei sigari freschi.... Mr. Angelo Bigi. Luca l'Omone venuto apposta anche lui dalla "lontana" Emilia, purtroppo in solitaria a causa dell'influenza che ha colpito Lorenzo Vecchi, a cui vanno i miei saluti virtuali...e fumosi. Stefano Bertini, con il quale ho diviso la tavola, importatore di Flor de Selva ed in primis grande appassionato di Fumo Lento. L'amico Umberto "pippo" dalla Bergamasca, anche lui grande appassionato di Habanos. Paolo Tirini, come sempre in ottima compagnia, attorniato dalla SFFL (Sezione Femminile Fumo Lento) composta da moglie, Ilaria Giacolono e Barbara Ventre. Il rientro sulla scena della Marzia Bertacca, non più direttrice di Smoker (che giusto per la cronaca non esiste più!), ma curatrice di una rubrica fissa sul fumo lento su Gentleman, allegato di Milano Finanza. I vertici del “Milano Cigar Club”, compagni di piacevoli fumate.
Cosa altro aggiungere? Di sicuro qualcosa l'avrò persa per strada.... ma lascio agli altri presenti la possibilità di integrare questo mio post.... posso solo concludere dicendo che spero di poterne festeggiare ancora tanti di questi anniversari a LCDH!!!

Aggiungo il link alle immagini fatte da me e da Barbara:
http://www.andreadisilvestro.it/sigari/20071127-LCDH/

domenica 15 luglio 2007

Manco da un po'....

Purtroppo a causa di un incidente motociclistico sono da un po' di mesi fuori dai giochi. Spero quanto prima di ricominciare a scrivervi di Sigari e di Fumo Lento.

mercoledì 14 febbraio 2007

Verticale Cohiba Piramide ed.lim. 2001 vs 2006


Eccomi di nuovo qui a parlare di Fumo Lento.
Questa settimana è stata intensissima, soprattutto dal punto di vista mediatico.
Articolo per rubrica dedicato al Fumo al Femminile, Intervista per rivista free-press "What's Up", registrazione intervista per Speciale TG1 sul Cigar Club Ambrosiano con gli amici del Direttivo.
Ma veniamo al lato fumoso della settimana. Sabato 10 febbraio 2007 si è tenuta la verticale di Cohiba Piramides Ed.Lim. 2001 vs 2006.

E` stata, per la mia esperienza, una tra le degustazioni MEGLIO vissute nel pieno spirito CCA.
Con serenità, interesse, curiosità e passione ci siamo avvicinati a questi TOP CIGARS, confrontandoci, scambiandoceli, gustandoli e cercando di capirli.
Talmente coinvolgente l'evento che ho optato per IL CONFRONTO DIRETTO con gli altri partecipanti, in alternativa alla compilazione della scheda di degustazione.
La situazione era troppo bella ed invitante per isolarmi davanti al foglio.... forse è stato un errore, ma al momento ho preferito gestire la cosa in questo modo.

Veniamo ad un commento sui Sigari.

2001

Ottimo. Molto differente dalle esperienze avute con lo stesso sigaro nel lontano 2002/2003.
Fumo morbido, vellutato, mai aggressivo, ma allo stesso tempo piacevolmente pastoso e persistente al palato.
Sugli aromi c`è stata invece una gran varietà, come se la scatola fosse stata composta scegliendo 25 sigari realizzati da 25 torcedores differenti, magari in giornate differenti.
In questa situazione lo scambio dei sigari ha permesso di capire che non si trattava di palati differenti, ma bensì di fumate differenti.
Note tostate, di mallo di noce, legno, poche spezie nella mia fumata. Quasi piccante quella di un altro partecipante, ed invece dolcissima quella del sigaro fumato da Kaiser.

2006
Questo Sigaro invece, se di base promette bene come presentazione e qualità di foglie, risulta ancora un po` giovane per essere apprezzato.
Di un invitante color maduro uniforme e dagli intensi profumi della capa, pastosa la sensazione a crudo, meccanicamente è risultato ancora un po` slegato e soprattutto chiuso, ovatatto come sensazioni.
Penso che una parte delle colpe possa essere data al tirraggio abbastanza difficoltoso, nonostante il sigaro non troppo serrato, che sia nel primo che nel secondo tercio (nonostante il secondo taglio praticato alla testa) ha condizionato la fumata. Il fumo è quindi risultato evanescente e poco persistente al palato e non ha quindi permesso di apprezzare a pieno gli aromi.
A mio avviso, come ho consigliato al termine della degustazione, una bel giochetto potrebbe essere quello di comperarne alcuni esemplari (almeno 5) e metterli a riposare per lo stesso tempo che hanno riposato quelli del 2001 e vedere se dopo lo stesso tempo diventano anche loro "delle belle farfalle"

Passiamo ora alla pausa merenda tra i due sigari.
Il The da me proposto, e che ha riscosso parecchio successo, è il Lapsang Souchong, in versione sacchettino di seta.
Si tratta di un The Cinese a foglia larga, affumicato naturalmente... ideale a mio avviso quale accompagnamento con la fumata del sigaro, da utilizzare con la funzione di "pulisci palato", possibilmente senza l`aggiunta di latte, limone o zucchero.

domenica 4 febbraio 2007

Trinidad Torre Iznaga - Tomo 2006 (VI) di Habanos



Prendo spunto da un post da me ieri inserito sul Forum CCA riguardante la degustazione organizzata con il mio Cigar Club (Cigar Club Ambrosiano) il giorno 1 febbraio 2007 e ne riporto i fatti salienti qui sul blog.

La serata è iniziata alle 20:00 nella saletta fumatori della Casa del Habano, per l`occasione COMPLETAMENTE riservata a noi ed imbandita con un goloso buffet.
Nell'attesa dell`inizio della degustazione, fissata per le ore 21:00, e dell`arrivo di tutti i partecipanti, abbiamo potuto stuzzicare il palato divorando quanto presente sul tavolo e concedendoci qualche bicchiere di spumante.
una volta arrivata l`ora X ci siamo accomodati intorno al tavolo preparata ad hoc per il tipo di serata.
La hostess della serata, Simone ;-), ha provveduto a portare i sigari dal Walk-in fino alla sala, mostrando a tutti la "sacra reliquia" per poi iniziarne la distribuzione.
Una volta pronti ai posti di combattimento, la hostess, trasformatasi nel frattempo in serio e preparato Presidente di Cigar Club, ha presentato agli astanti il sigaro, la sua storia, la storia dei Tomi, le particolarità della marca Trinidad, le sue idee in merito a Tomi, ed.lim. tabacco, etc.

Alla sua presentazione mi sento di aggiungere solamente una cosa da lui non detta, e forse per molti di voi repurata di scarso interesse, che invece a me sembra simpatica da sapere: il nome assegnato a questo importante sigaro.
Infatti bisogna sapere che Trinidad è il nome di una cittadina di Cuba, riconosciuta dall`UNESCO a livello mondiale come PATRIMONIO DELL`UMANITA`. Si tratta infatti di una delle più belle città cubane interamente realizzata in stile coloniale. Ebbene.... il sigaro, prende il nome da uno dei monumenti che domina questa città...la TORRE IZNAGA. Alta 45 metri, costruita nel 1816, si tratta di una struttura imponente, come il sigaro che ne prende il nome.



Intorno al Tavolo eravamo 16 degustatori di Torre Iznaga con in più la compagnia di Gianni Bajlini e Luca Borla.

Veniamo al sigaro. Quello che ho pescato io era di un bel colorado uniforme. Di buona fattura e riempito in maniera corretta. Non presentava nervature, macchie, nodi o vuoti, anche se c'è da dire che qualcuno dei presenti ha trovato sigari con qualche macchia verdina o sfumature di questo "triste" colore... la fortuna ha voluto che non fosse il mio caso :-))).
A crudo l`ho trovato profumatamente piacevole al piede e leggermente pepatino sulla testa.
Ho provvedduto a bucare il sigaro, viste le esperienze passate con questi giganti, con la misura maggiore del forasigari della Victorinox.
Una volta accesso l`ho trovato fin dal primo puff piacevole, all`inizio leggermente mieloso poi note di frutta secca, a tratti mallo di noce, con note tostate di sottofondo e verso la metà sono stato colpito da una punta di profumo di pop corn (?!).
La fumata è stata abbastanza dry, allappante, pastosa, appagante e con una piacevole persistenza al palato.
Meccanicamente INECCEPIBILE, non ho mai dovuto ritoccare il bracere o provvedere a riaccensioni, nonostante le tante pause "chiacchierecce" e nonostante le abnormi dimensioni che a volte possono creare problemi di bracere.
Combustione e tiraggio li definirei quindi ESEMPLARI... dall`inizio alla fine.
Fumata, mai aggressiva o invasiva (penso alla situazione creatasi con alcuni sigari a Matelica), di forza media e di corpo pieno.

Concludendo posso dire che nel complesso si è trattata di una piacevole esperienza, anche se penso che questo sigaro possa dare molto di più se lasciato affinare, non tanto in termini di forza, ma quanto in termini di aromi e di pastosità.

mercoledì 31 gennaio 2007

Ecco chi sono


Sperando che nessuno si spaventi,
posto una mia recente foto in compagnia di un Partagas Serie D No.1 ed.lim. 2004 (170x50, vitola de galera: Partagas 16), gentilmente regalatomi dall'amico Antonmaria per Natale.

Saluti Fumosi

Andrea "Dik"

Accensione di un sigaro

E' un periodo che il lavoro mi perseguita ed anche i week end sono alla rincorsa degli impegni presi e che forse sono diventati troppi per un uomo solo ;-) .

Bando alle ciance... Sono qui per contribuire con i miei interventi SPOT alla conoscenza sul Mondo del Fumo Lento, per quello che ovviamente è nelle mie possibilità.

Oggi riporto la risposta data ad un messaggio privato di richiesta inviatomi da un utente del Forum CCA, che qualche mese fa mi chiedeva come accendere un sigaro.

Riporto pari-pari il messaggio visto il poco tempo a mia disposizione.

"Accensione di un sigaro.
Convinto che il troppo calore generato dall'accendino ed il passaggio del gas possano influenzare la fumata, tendo ad accendere l'intero bracere del Sigaro senza dare boccate, unicamente con il calore sprigionato dalla fiamma.
Ovviamente per fare questo è consigliabile utilizzare un accendino a fiamma rigida, e non uno a fiamma tradizionale che creerebbe qualche problema di tempo e di annerimento del Sigaro stesso a causa della fiamma irregolare.
Questa operazione la compio a piccole tranche di almeno 10 secondi ognuna nella cui pausa tendo a soffiare sul piede per verificare la corretta creazione del bracere ed in caso concentrando la fiamma solo sui punti ancora non ardenti.
Una volta acceso bene il bracere, metto il sigaro in bocca e non aspiro subito ma tendo prima a soffiare almeno un paio di volte (in modo da ripulire il piede da eventuali "scorie" e rinvigorire allo stesso tempo la brace) e solo fatto questo inizio a trarre le prime boccate (che risultano a questo punto subito pulite, fresche e piacevoli).

Per compiere questa operazione:
1) la fiamma (specialmente se corta come quella per l'adattatore zippo) rimane a circa uno/due centimetri dal piede del Sigaro.
2) i tempi di accensione non sono MAI inferiori ai 30 secondi."

domenica 28 gennaio 2007

Léxico Tabacalero Cubano



Pochi giorni fa mi è arrivato direttamente dagli States il libro "Léxico Tabacalero Cubano" di José E. Perdomo. Si tratta di una ristampa del 1998 edita dalla "Ediciones Universales" (ISBN:
0-89729-846-2) di un vecchio libro stampato a La Habana nel lontano 1940.
Personalmente mi sento di consigliarne l'acquisto.
Strutturato a modi vocabolario, anche se sarebbe meglio definirla una vera e propria Enciclopedia, descrive senza tralasciare particolari il mondo del Sigaro Cubano.... degli Habanos.

lunedì 22 gennaio 2007

Pagine Fumose.... THE BEGINNING

Ed eccomi anche qui...
ha preso il via questo mio nuovo esperimento fumoso... IL BLOG!!!

L'idea è quella di raccogliere qui i miei appunti, i miei pensieri, i miei scritti legati al magico mondo del Fumo Lento.

Un Saluto Fumoso a tutti

Andrea "Dik"