mercoledì 14 febbraio 2007

Verticale Cohiba Piramide ed.lim. 2001 vs 2006


Eccomi di nuovo qui a parlare di Fumo Lento.
Questa settimana è stata intensissima, soprattutto dal punto di vista mediatico.
Articolo per rubrica dedicato al Fumo al Femminile, Intervista per rivista free-press "What's Up", registrazione intervista per Speciale TG1 sul Cigar Club Ambrosiano con gli amici del Direttivo.
Ma veniamo al lato fumoso della settimana. Sabato 10 febbraio 2007 si è tenuta la verticale di Cohiba Piramides Ed.Lim. 2001 vs 2006.

E` stata, per la mia esperienza, una tra le degustazioni MEGLIO vissute nel pieno spirito CCA.
Con serenità, interesse, curiosità e passione ci siamo avvicinati a questi TOP CIGARS, confrontandoci, scambiandoceli, gustandoli e cercando di capirli.
Talmente coinvolgente l'evento che ho optato per IL CONFRONTO DIRETTO con gli altri partecipanti, in alternativa alla compilazione della scheda di degustazione.
La situazione era troppo bella ed invitante per isolarmi davanti al foglio.... forse è stato un errore, ma al momento ho preferito gestire la cosa in questo modo.

Veniamo ad un commento sui Sigari.

2001

Ottimo. Molto differente dalle esperienze avute con lo stesso sigaro nel lontano 2002/2003.
Fumo morbido, vellutato, mai aggressivo, ma allo stesso tempo piacevolmente pastoso e persistente al palato.
Sugli aromi c`è stata invece una gran varietà, come se la scatola fosse stata composta scegliendo 25 sigari realizzati da 25 torcedores differenti, magari in giornate differenti.
In questa situazione lo scambio dei sigari ha permesso di capire che non si trattava di palati differenti, ma bensì di fumate differenti.
Note tostate, di mallo di noce, legno, poche spezie nella mia fumata. Quasi piccante quella di un altro partecipante, ed invece dolcissima quella del sigaro fumato da Kaiser.

2006
Questo Sigaro invece, se di base promette bene come presentazione e qualità di foglie, risulta ancora un po` giovane per essere apprezzato.
Di un invitante color maduro uniforme e dagli intensi profumi della capa, pastosa la sensazione a crudo, meccanicamente è risultato ancora un po` slegato e soprattutto chiuso, ovatatto come sensazioni.
Penso che una parte delle colpe possa essere data al tirraggio abbastanza difficoltoso, nonostante il sigaro non troppo serrato, che sia nel primo che nel secondo tercio (nonostante il secondo taglio praticato alla testa) ha condizionato la fumata. Il fumo è quindi risultato evanescente e poco persistente al palato e non ha quindi permesso di apprezzare a pieno gli aromi.
A mio avviso, come ho consigliato al termine della degustazione, una bel giochetto potrebbe essere quello di comperarne alcuni esemplari (almeno 5) e metterli a riposare per lo stesso tempo che hanno riposato quelli del 2001 e vedere se dopo lo stesso tempo diventano anche loro "delle belle farfalle"

Passiamo ora alla pausa merenda tra i due sigari.
Il The da me proposto, e che ha riscosso parecchio successo, è il Lapsang Souchong, in versione sacchettino di seta.
Si tratta di un The Cinese a foglia larga, affumicato naturalmente... ideale a mio avviso quale accompagnamento con la fumata del sigaro, da utilizzare con la funzione di "pulisci palato", possibilmente senza l`aggiunta di latte, limone o zucchero.

domenica 4 febbraio 2007

Trinidad Torre Iznaga - Tomo 2006 (VI) di Habanos



Prendo spunto da un post da me ieri inserito sul Forum CCA riguardante la degustazione organizzata con il mio Cigar Club (Cigar Club Ambrosiano) il giorno 1 febbraio 2007 e ne riporto i fatti salienti qui sul blog.

La serata è iniziata alle 20:00 nella saletta fumatori della Casa del Habano, per l`occasione COMPLETAMENTE riservata a noi ed imbandita con un goloso buffet.
Nell'attesa dell`inizio della degustazione, fissata per le ore 21:00, e dell`arrivo di tutti i partecipanti, abbiamo potuto stuzzicare il palato divorando quanto presente sul tavolo e concedendoci qualche bicchiere di spumante.
una volta arrivata l`ora X ci siamo accomodati intorno al tavolo preparata ad hoc per il tipo di serata.
La hostess della serata, Simone ;-), ha provveduto a portare i sigari dal Walk-in fino alla sala, mostrando a tutti la "sacra reliquia" per poi iniziarne la distribuzione.
Una volta pronti ai posti di combattimento, la hostess, trasformatasi nel frattempo in serio e preparato Presidente di Cigar Club, ha presentato agli astanti il sigaro, la sua storia, la storia dei Tomi, le particolarità della marca Trinidad, le sue idee in merito a Tomi, ed.lim. tabacco, etc.

Alla sua presentazione mi sento di aggiungere solamente una cosa da lui non detta, e forse per molti di voi repurata di scarso interesse, che invece a me sembra simpatica da sapere: il nome assegnato a questo importante sigaro.
Infatti bisogna sapere che Trinidad è il nome di una cittadina di Cuba, riconosciuta dall`UNESCO a livello mondiale come PATRIMONIO DELL`UMANITA`. Si tratta infatti di una delle più belle città cubane interamente realizzata in stile coloniale. Ebbene.... il sigaro, prende il nome da uno dei monumenti che domina questa città...la TORRE IZNAGA. Alta 45 metri, costruita nel 1816, si tratta di una struttura imponente, come il sigaro che ne prende il nome.



Intorno al Tavolo eravamo 16 degustatori di Torre Iznaga con in più la compagnia di Gianni Bajlini e Luca Borla.

Veniamo al sigaro. Quello che ho pescato io era di un bel colorado uniforme. Di buona fattura e riempito in maniera corretta. Non presentava nervature, macchie, nodi o vuoti, anche se c'è da dire che qualcuno dei presenti ha trovato sigari con qualche macchia verdina o sfumature di questo "triste" colore... la fortuna ha voluto che non fosse il mio caso :-))).
A crudo l`ho trovato profumatamente piacevole al piede e leggermente pepatino sulla testa.
Ho provvedduto a bucare il sigaro, viste le esperienze passate con questi giganti, con la misura maggiore del forasigari della Victorinox.
Una volta accesso l`ho trovato fin dal primo puff piacevole, all`inizio leggermente mieloso poi note di frutta secca, a tratti mallo di noce, con note tostate di sottofondo e verso la metà sono stato colpito da una punta di profumo di pop corn (?!).
La fumata è stata abbastanza dry, allappante, pastosa, appagante e con una piacevole persistenza al palato.
Meccanicamente INECCEPIBILE, non ho mai dovuto ritoccare il bracere o provvedere a riaccensioni, nonostante le tante pause "chiacchierecce" e nonostante le abnormi dimensioni che a volte possono creare problemi di bracere.
Combustione e tiraggio li definirei quindi ESEMPLARI... dall`inizio alla fine.
Fumata, mai aggressiva o invasiva (penso alla situazione creatasi con alcuni sigari a Matelica), di forza media e di corpo pieno.

Concludendo posso dire che nel complesso si è trattata di una piacevole esperienza, anche se penso che questo sigaro possa dare molto di più se lasciato affinare, non tanto in termini di forza, ma quanto in termini di aromi e di pastosità.